Venerdì 7 novembre alle 20.45 proiezione del film Sotto accusa (The Accused, 1988) di Jonathan Kaplan, con Jodie Foster e Kelly McGillis.
Ingresso gratuito riservato ai soci – possibilità di tesseramento 2026 in sede.
L’evento fa parte del ciclo di tre film curato dal Progetto CineIndipendente in collaborazione con il Comune di Celle Ligure, nell’ambito del percorso “Donne in cerca di guai? Non chiamiamola colpa”
Ci sono film che non si limitano a raccontare una storia: la attraversano e la scompongono, la restituiscono allo spettatore come uno specchio tagliente. Sotto accusa è uno di questi.
Jonathan Kaplan realizza a fine anni Ottanta un’opera che scuote il pubblico e la critica per la sua crudezza e il suo coraggio. Basato su un fatto realmente accaduto, il film racconta la vicenda di Sarah Tobias (una straordinaria Jodie Foster, premiata con l’Oscar per questo ruolo), una giovane donna vittima di stupro di gruppo in un bar di periferia. Ma il vero processo, più che contro i colpevoli, sembra svolgersi contro di lei: il suo modo di vestire, di ballare, di parlare diventano materia di accusa in un tribunale morale che precede quello legale.
Kaplan e Foster, insieme alla sceneggiatrice Tom Topor, costruiscono un dramma potente sul linguaggio della colpa, sul pregiudizio di genere e sulla violenza invisibile che si consuma dopo la violenza fisica: quella del sospetto, del giudizio, della delegittimazione. È un film che parla di giustizia, ma anche di vergogna e di riscatto, ponendo allo spettatore una domanda ancora attuale: quante volte la società giudica prima di ascoltare?
Nota di approfondimento critico
Con uno stile asciutto e realistico, Kaplan rifiuta ogni spettacolarizzazione per restituire la violenza nella sua dimensione pubblica e sociale. Sotto accusa si colloca tra i più lucidi esempi di cinema civile americano, dove la regia diventa indagine morale e la messa in scena un atto politico.
Ad accompagnare la proiezione, un intervento introduttivo di Giulia Montalto, assistente sociale, che offrirà una riflessione sul linguaggio della colpa e sulla forza di chi sceglie di denunciare, portando la discussione dal grande schermo alla realtà quotidiana di chi, ancora oggi, affronta lo stigma e la solitudine del giudizio.
Giulia Montalto è assistente sociale iscritta all'Albo B dell'Ordine degli assistenti sociali della Liguria. Attualmente lavora a tempo pieno come assistente sociale presso il Comune di Sassello. Ha conseguito la Laurea Triennale in Servizio Sociale all'Università degli Studi di Genova e sta ampliando la sua formazione frequentando la Laurea Magistrale in Politiche e Servizi Sociali presso l'Università degli Studi di Torino. Il percorso di studi di Montalto è arricchito da un particolare interesse per gli studi di genere, tematica che ha approfondito attraverso diverse materie universitarie.
